Io e Maria

La nostra storia.

Ricordo bene una delle prime cose che le ho detto agli arbori della nostra storia insieme: “Non sarà facile, anzi, potrebbe anche essere molto complicato…” riferendomi principalmente al bagaglio che mi portavo appresso, separato da oltre un anno e con un figlio a cui dare tutto il tempo che riuscivo a dargli e con una scarsa fiducia nel fatto che potessi, e forse anche volessi, iniziare una nuova relazione seria, tanto più con una persona che conoscevo e stimavo da anni e a cui non volevo creare danno o problemi.

La risposta è stata quella che ho poi risentito tante e tante volte. sempre con la stessa grinta e decisione: “Non importa, affronteremo insieme ogni cosa e la risolveremo, ne sono sicura!”.

Cosi è iniziata la nostra storia, lentamente e senza forzare. Cercando innanzitutto di conoscere ciò che non conoscevamo l’una dell’altro sul lato personale.

Vi starete domandando chi tra i due ha preso l’iniziativa, ebbene, per la gioia e l’orgoglio del mondo femminile, è stata lei, la futura sposa.

Per iniziare ha deciso di prendermi per la gola, nel senso culinario del termine. Una cena a due per festeggiare la sua promozione ed il salto di carriera, lasciando gli uffici dove avevamo avuto modo di conoscerci e stimarci come colleghi per passare ad una nuova esperienza. E dove cenare se non in un ristorante pugliese dei navigli ad assaggiar le specialità della sua terra di cui ogni tanto mi parlava tra una pausa di lavoro e l’altra.

E cosi è stata la prima serata, in cui abbiamo parlato del nostro passato e delle nostre esperienze e al termine della quale ci siam lasciati con la promessa di fare presto un’altra serata insieme. Entrambi siam tornati con lo stesso pensiero e lo stesso dubbio per la mente: “Bella serata, vuoi vedere che…”.

La seconda serata insieme è arrivata la settimana successiva; prima un film in un cinema multisala di Milano e poi una rapida cena in un locale sempre sui navigli. E’ stata la conferma di quelle sensazioni avute la settimana prima, io l’ho capito mentre, dopo la cena, tornavamo verso l’auto e scherzando sulla targa di un auto parcheggiata mi son girato verso di lei, l’ho vista ridere con le fossette che le si incuneavano nelle guance, gli occhi allegri e mi son detto “caro mio, ci sei in pieno”. Cosi è stato per me e cosi è stato per lei. Dopo quella sera abbiamo iniziato a frequentarci e a considerarci una coppia.

Ci siamo presi un po’ di tempo prima di aprirci verso il mondo, il tempo necessario per conoscerci ed essere certi che saremmo stati davvero capaci di superare e risolvere le complicazioni che avremmo incontrato durante il nostro tortuoso futuro.

Quando ci siamo sentiti sereni ci siamo aperti con il mondo, con i nostri amici, amiche, sorelle, con il mio piccolo grande figlio Simone, con genitori e parenti.

Un passo dopo l’altro, senza fretta, costruendo la nostra storia “con un piede nel passato, e lo sguardo dritto e aperto nel futuro” come scrisse Bertoli in “A muso duro”. Perché per costruire il nostro sogno non potevamo prescindere da ciò che con orgoglio eravamo e siamo stati nel nostro passato.

Il resto della storia è storia recente e molto della mia è raccontata nel sito.

Il 1 giugno 2015 abbiamo realizzato il nostro sogno. Io e Maria siamo marito e moglie, per sempre insieme nella buona e nella cattiva sorte. E' stata una giornata splendida passata insieme alle persone a noi più care. E' stato il primo sogno a realizzarsi ma tanti altri ne vogliamo realizzare insieme nel nostro futuro. Mai smettere di sognare!

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MARZO 2016

La novità! L’ultimo capitolo della saga è arrivato! Non sono io il protagonista ma due persone che, per ora, convivono nello stesso corpo. Due belle persone, non come il mio compagno di viaggio che ha messo radici nel mio cervello e che di nome fa metastasi, una grande e l’altra piccola piccola che per altri 5 mesi resterà nel ventre della grande persona di nome Maria finchè, un giorno, non deciderà di uscire per vedere come è fatto il mondo. Siamo in dolce attesa e Maria è splendida con il suo ventre gonfio di una grande sorpresa. Un grazie di cuore agli angeli dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano che 3 anni fa, quando tutto sembrava ormai finito, mi han detto che se un giorno avessi voluto diventare nuovamente padre avrei dovuto ricorrere alla crioconservazione. In quel momento il loro suggerimento mi sembrava una follia più che un sogno ma l’ho seguito, ed oggi il sogno stà diventando realtà! Mai smettere di sognare! Never stop dreaming!

 

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