La prima poesia è una delle ultime ed è già stata condivisa su Facebook con l'inizio del 2015. L'ho scritta alla fine delle vacanze di natale 2014-2015, il giorno in cui sono stato dimesso dall'ospedale dopo 20 giorni di ricovero, da li nasce il titolo. E' stata un'esperienza decisamente alternativa ma che mi ha dato comunque tanto, sia grazie agli amici e parenti che mi son stati vicini, ma anche grazie allo staff ospedaliero dei reparti di Cardiologia e Oncologia di Lodi e ai compangi di stanza che ho avuto la fortuna di conoscere.
 

Venti giorni (C. Ferla 08.01.2015)

Venti giorni se ne sono andati,
sembran meno da come son volati.
Il natale è passato, capodanno è andato,
e l'epifania in un colpo tutto ha spazzato

 

Strane feste in ospedale ho trascorso,
facendo cure come seguendo un percorso.
E nel tragitto far ristoro con amici e conoscenti
o con persone di cui terrò a mente nomi e lineamenti

 

Ma ogni incontro e' una scoperta,
e il destino ha fatto la sua scelta.
Solo compagni di stanza con tanti natali,
con tante esperienze da carpire come regali.

 

Con oggi son venti giorni,
ed e' il momento dei ritorni.
A casa, coi miei cari e nel mio letto,
dall'ospedale oggi mi dimetto.

 

Ed oggi l'anno nuovo voglio inaugurare,
e con queste strofe tutti voi ringraziare.
Per quel che lo scorso anno abbiamo condiviso
e che in questo rivivremo col sorriso.

 

Che il nuovo anno realizzi i vostri sogni e desideri
e per questo vi faccio i miei auguri piu sinceri
Per me chiedo le stesse gioie ed emozioni di quello passato
Tutto il resto va bene cosi, se è il prezzo che va pagato